E’ necessario prestare molta attenzione e non fornire a terzi dati personali che potrebbero essere usati in maniera illecita. I tentativi di truffa sono in costante aumento e possono colpire chiunque, sia al telefono che direttamente a domicilio. I malintenzionati adottano tecniche sempre più sofisticate per ingannare le persone, fingendosi dipendenti o incaricati della società fornitrice a cui vi siete affidati, della distribuzione, dell’ente del trasporto o dell’Autorità stessa, per svolgere attività illecite o vere e proprie truffe.
Scopriamo insieme come riconoscere e difenderci da questi tentativi di truffa.
Le truffe telefoniche: 7 esempi
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Resterete al buio e al freddo: al telefono vi dicono che se non acconsentirete alla modifica che vi stanno proponendo, resterete senza luce e gas. È falso! Nessuna società fornitrice può lasciare un cliente privo di fornitura, a meno che non si tratti di mancati pagamenti delle bollette. Anche se avete effettuato di recente un cambio fornitore, non può causare interruzioni nel servizio.
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Se avete da poco cambiato forniture della luce o del gas, potreste essere contatti da operatori che si spacciano incaricati dalla nuova società fornitrice che avete scelto. Vi potrebbero dire che “la tariffa che era stata proposta non è più disponibile e che è necessario cambiarla”. Di conseguenza proveranno a proporvi una tariffa di una società fornitrice diversa ma, nessuna società proporrebbe ad un loro cliente una tariffa di una società concorrente! Ricordiamolo sempre,
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Se si spacciano per l’attuale fornitore di energia e gas, e vi richiedono i dati tecnici del vostro punto di fornitura, come POD e/o PDR, non si tratta della vostra società fornitrice. Quest’ultima infatti ha già tutti i vostri dati per cui non ha la necessità di richiederveli!
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Mai dire di “Sì” al telefono: bisogna fare attenzione a cosa si dice al telefono perché i malintenzionati potrebbero usare le vostre espressioni affermative registrando la telefonata e facendo risultare che avete accettato un contratto. La differenza la fa la chiarezza: bisogna pretenderla!
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Attenzione ai prezzi troppo convenienti: le bollette di luce e gas si compongono di varie voci ma la concorrenza nel mercato libero si basa su due componenti principali: le spese per la materia prima e la quota di commercializzazione fissa. Se vi mostrano un solo prezzo è un inganno; ricordatevi anche di chiedere sempre se vi stanno proponendo un prezzo fisso o uno variabile. In caso di prezzo variabile chiedete sempre anche l’importo dello spread applicato. Nuovamente Attenzione: nei prodotti indicizzati il costo della materia prima è quello del mercato all’ingrosso, uguale quindi per tutte le società fornitrici. A fare la differenza è lo spread applicato. Si capisce quindi che la differenza tra le varie tariffe non potrà essere abissale.
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Alcuni dicono: “Con noi non pagate gli oneri di distribuzione”! Se qualche azienda vi chiama e si presenta come “distributore” facendovi notare che con loro non pagherete gli oneri di distribuzione vi stanno ingannando. È impossibile non pagare questa voce presente in tutte le bollette.
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Altri si presentano in questo modo: “Siamo Arera/lavoriamo per conto di Arera/Siamo l’Ufficio del libero mercato”. Succede arrivino chiamate di chi si spaccia per enti, come Arera che è l’autorità di regolamentazione del mercato dell’energia, uffici pubblici o associazioni di consumatori, persino. Queste realtà non possono contattare gli utenti e proporgli delle offerte: se succede stanno provando a truffarvi. Inoltre, non esiste alcun “Ufficio del mercato libero”.

Cosa fare se crediamo di essere caduti in una truffa…
Se desideri annullare un contratto di luce e/o gas, attivati senza il tuo consenso, devi presentare il ripensamento entro 14 giorni. In alternativa devi inviare una disdetta scritta tramite raccomandata A/R al fornitore sempre entro 14 giorni dalla conferma del contratto.
Vediamo come si procede:
1. Contatta il fornitore: Se hai scoperto un contratto attivato senza il tuo consenso, contatta subito il servizio clienti per segnalare l’errore e richiedere la disattivazione.
2. Invia una raccomandata A/R: Spedisci una lettera di reclamo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, indicando chiaramente che non hai mai richiesto o autorizzato il contratto e richiedendo l’annullamento immediato.
3. Esercita il diritto di ripensamento (se applicabile): Se il contratto è stato stipulato a distanza (telefono, internet, ecc.), puoi esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla conclusione del contratto o dalla ricezione delle condizioni contrattuali.
4. Informa il tuo vecchio fornitore: Se desideri tornare al tuo vecchio fornitore, contattalo per comunicare la situazione e richiedere il ripristino della fornitura.
5. Segnala a ARERA: Puoi presentare un reclamo all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) se non ottieni risposta dal fornitore.
6. Segnala la truffa: Se sospetti che sia stata effettuata una truffa, sporgi denuncia alle forze dell’ordine.
Se hai dubbi e preferisci consultarti con i nostri esperti, contattaci ai recapiti che trovi cliccando qui.


